Riflessione di un basso
Innanzitutto un saluto a tutti. Sono un basso del coro della parrocchia di Santa Maria della Perseveranza. Sono entrato a far parte di questo gruppo da meno di un anno e si avvicina il mio primo concerto di Natale e voglio condividere alcuni miei pensieri su questa mia esperienza.
All'inizio ho avuto qualche piccola difficoltà di inserimento a causa del mio carattere "abbastanza" timido e per via dell'esistenza di rapporti consolidati da anni e nei quali io cercavo di inserirmi. Superate le prime difficoltà ho trovato un gruppo di persone veramente fantastiche.
La sensazione che mi arriva ogni volta che ci riuniamo per
cantare è un senso di piacere di stare insieme, armonia, amicizia che
è veramente inebriante. Non si percepisce invidia tra le persone o
rivalità di nessun tipo, e questo penso sia un elemento assai raro
al giorno d'oggi.
Una grande sincerità nei rapporti... non sò, rischio di ripetermi
e di sembrare "stucchevole" ma sono rimasto colpito da tante piccole
cose, a partire da chi mi ha confezionato la "sciarpetta bianca di ordinanza",
da chi si è prodigato per aiutarmi a superare le prime difficoltà
con i canti del coro e della messa, e con tutti che mi hanno accolto con calore.
Insomma è bello vedere che in questo mondo che va sempre più di corsa, rapporti sempre più impersonali, ragazzi che non hanno ideali e tutto il resto che c'è di marcio nel mondo, ci siano delle comunità, aperte verso il prossimo e pronte a donare un pò di serenità a tutti.
Concludo salutando tutti e augurando a tutti Buone Feste.
D.D.